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VERSAMENTO PLEURICO


VERSAMENTO PLEURICO

Cos’è la pleura?
E’ una sottile membrana che riveste il polmone e l’interno della parete toracica.
I polmoni sono contenuti nel torace, protetti dalle coste che insieme allo sterno, alla colonna vertebrale e ai muscoli formano la gabbia toracica. Ciascun polmone occupa completamente l’interno di uno spazio chiamato cavità pleurica ed è ricoperto da una sottile membrana trasparente, chiamata pleura viscerale.
La parte interna della parete toracica è rivestita da una uguale membrana, denominata pleura parietale. La pleura parietale e viscerale si sfiorano a ogni atto respiratorio, divise solo da una piccola quantità di liquido pleurico, di colore giallo trasparente, che permette alla pleura viscerale di scivolare sulla parietale.

Cosa significa versamento pleurico?
Il nostro corpo produce e riassorbe ogni giorno circa 150 ml di liquido pleurico. Quando un processo patologico colpisce la pleura, questa reagisce producendo abbondante liquido pleurico, più di quanto non sia in grado di riassorbirne. Il liquido si accumulerà quindi nella cavità pleurica formando il versamento pleurico che, a sua volta, comprimerà il polmone riducendone la capacità respiratoria.

Quali disturbi comporta un versamento pleurico?
I sintomi sono caratteristici: all’inizio dispnea da sforzo, cioè mancanza di respiro agli sforzi importanti, poi aumentando il versamento la dispnea comparirà per sforzi sempre più lievi, fino ad arrivare nelle forme gravi all’insufficienza respiratoria e all’abbassamento del livello di ossigeno nel sangue. In alcuni casi possono presentarsi tosse, di solito secca, febbre, dolore toracico, senso di malessere, astenia. Inoltre possono esserci i sintomi della malattia di base che ha provocato il versamento: ad esempio potranno esserci segni di scompenso se la causa è cardiologica, oppure sintomi oncologici, se il versamento è dovuto a un tumore.

Come si arriva alla diagnosi?
Il versamento pleurico può essere sospettato dal medico durante l’esame clinico e la diagnosi viene confermata con la radiografia del torace e la TAC.

Come si cura un versamento pleurico?
La terapia ha l’obiettivo primario di risolvere il versamento pleurico e riportare la respirazione alla normalità: diversi sono i rimedi che si possono attuare, in prima istanza la toracentesi (1) o il drenaggio pleurico (2), anche se frequentemente il trattamento più efficace è dato da un intervento mini-invasivo, la videotoracoscopia (3) con la quale si aspira il versamento pleurico e eventualmente fare la biopsia e la pleurodesi (4).
Nei casi di versamento pleurico di natura infettiva come in corso di polmonite può essere sufficiente una terapia antibiotica e antinfiammatoria.

Come si cura il versamento pleurico recidivante?
Quando nonostante i ripetuti trattamenti e la pleurodesi il versamento pleurico continua a riformarsi è molto utile ricorrere a dispositivi come il pleuro-port oppure il drenaggio toracico a lunga permanenza.
Il pleuro-port è un piccolo dispositivo (molto simile al pleuro-cath) che viene posizionato nel sottocute e collegato a un drenaggio pleurico che dal sottocute arriva nella cavità pleurica. Con questo dispositivo non c’è nulla di esterno e il paziente può fare senza problemi la doccia e perfino il bagno; il vantaggio principale è dato soprattutto dalla possibilità di aspirare il versamento pleurico anche a domicilio semplicemente inserendo un ago trans-cutaneo nel pleuro-port, quindi senza pungere la parete toracica a tutto spessore.
Il drenaggio toracico a lunga permanenza viene posizionato nel cavo pleurico come qualunque drenaggio toracico ma ha una particolare guaina che, alloggiata nel sottocute, blocca il drenaggio in sede senza la necessità di punti di sutura né di particolari di medicazioni.
In sintesi sia il pleuro-port che il drenaggio a lunga permanenza consentono al medico o all’infermiere di aspirare il versamento pleurico direttamente dai dispositivi ogni qualvolta necessario senza ricorrere a manovre invasive e senza necessità di andare in ospedale.

1 Toracentesi = consiste nell’aspirazione con un ago sottile del liquido pleurico attraverso la puntura della parete toracica, è una procedura che si effettua in anestesia locale. Permette di rimuovere la maggior parte del liquido pleurico.

2 Drenaggio pleurico = anche in questo caso si effettua prima un’anestesia locale della cute e dei muscoli della parete e poi si introduce un apposito tubo di drenaggio nel cavo pleurico che permetterà al liquido di uscire completamente e al polmone di rispandersi, ottenendo un rapido miglioramento della sintomatologia respiratoria.

3 Videotoracoscopia = si può eseguire in anestesia locale ma solitamente si preferisce l’anestesia generale. E’ la procedura di scelta per rimuovere tutto il versamento pleurico, effettuare una biopsia della pleura e/o del polmone, introdurre una sostanza che blocchi la formazione del versamento pleurico (pleurodesi).

4 Pleurodesi = l’introduzione nella cavità pleurica di alcune apposite sostanze, come ad esempio il talco sterile, porta alla formazione di aderenze tra la pleura viscerale e parietale che impediscono al versamento pleurico di riformarsi.

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